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Le droghe sono sostanze che derivano da alcune piante o vengono prodotte in laboratorio, e sono in grado di causare particolari effetti su mente e cervello. La “tossicodipendenza” è una condizione a cui gradualmente può arrivare una persona che fa uso di grandi quantità di droghe (o abuso): in questa situazione non si riesce a controllare il desiderio di assumere la sostanza, nonostante il danno fisico, psicologico, emotivo o sociale che tale assunzione comporta.

Una persona “consuma” una droga spesso per curiosità, voglia di sperimentarne gli effetti e di fare nuove esperienze o per ricercare nuove forme di piacere. L’ ”abuso” di una sostanza, invece, è legato a bisogni più profondi che portano ad un coinvolgimento totale della persona e ad un rapporto esclusivo con la sostanza. Le cause dell'abuso e della dipendenza, e la gravità della situazione variano a seconda di: tipo di sostanza usata; quantità e durata dell’assunzione; personalità del consumatore; circostanze in cui tale sostanza viene consumata.

Tra i fattori che facilitano l’uso delle droghe ci sono l’aggressività, la mancanza di controllo da parte dei genitori, la disponibilità di droghe a scuola o nel gruppo di amici. Tuttavia, anche fattori esterni, come stress, povertà e altre malattie, potrebbero influenzare, con il ricorso alle droghe che viene visto come un vero e proprio supporto esterno che aiuta ad affrontare la vita e le difficoltà personali.

Un uso abituale delle droghe può portare a sviluppare una “tolleranza” verso la sostanza: per ottenere lo stesso effetto sulla mente, il consumatore è costretto ad aumentare progressivamente la quantità assunta. Questo effetto si sviluppa gradualmente, ma in alcuni casi può essere molto rapido. Quando la tolleranza aumenta si raggiunge uno stato, chiamato assuefazione, per cui il corpo è “abituato” alla presenza della droga, e pertanto ne avverte la necessità di aumentarne la dose per ottenere gli effetti desiderati. L’assuefazione è indispensabile perché si possa creare una tossicodipendenza, ovvero uno stato caratterizzato dal desiderio della droga che rende impossibile interrompere l’uso. La necessità di assumere la droga in maniera continua diventa prioritaria rispetto a tutto il resto, al fine di ottenere una sensazione di benessere (dipendenza psichica) o, a contrario, evitare spiacevoli sensazioni (dipendenza fisica). L’interruzione dell’uso della droga, infatti, porta il consumatore alla cosiddetta “sindrome d'astinenza”, caratterizzata da sintomi spiacevoli sia fisici (es. nausea, vomito, diarrea, stanchezza, disturbi del sonno, rallentamento del battito cardiaco, aumento dell'appetito, mal di testa, dolori muscolari, convulsioni, ecc.) che psicologici (alterazioni dell'umore; rabbia e irritabilità; frustrazione; stati d'ansia; difficoltà di concentrazione). Quando viene assunta una quantità eccessiva di droghe si verifica l’overdose, fenomeno che ha gravi effetti tossici sull'organismo e può portare alla morte.

Cannabis: le più comunemente usate sono marijuana e hashish. Provocano un’alterazione della percezione inducendo rilassamento, sonnolenza, voglia di parlare e di ridere. Dosi elevate possono portare episodi di confusione, disorientamento, agitazione e panico.

Eroina: appartiene alla categoria degli oppioidi, insieme alla morfina e al metadone. Tra le varie droghe provoca forte assuefazione. Causa una riduzione degli stati di ansia e angoscia, determinando sensazioni di calore e tranquillità, e una ridotta sensibilità al dolore. Dosi elevate provocano sedazione, sonno, perdita di coscienza.

Cocaina: è uno stimolante ed eccitante molto potente. Questa droga ha effetti collaterali pericolosi, infatti chi ne abusa può perdere la ragione, con idee fisse che portano a vivere una dimensione irreale.

Ecstasy: conosciuta anche con il nome MDMA, stimola il cervello e produce allucinazioni, senso di realizzazione e di forza. A livello fisico produce aumento del battito del cuore, oscillazioni dei valori della pressione, nausea, brividi, calore, involontario serramento dei denti, crampi muscolari e vista sfocata. Sintomi riscontrati in consumatori abituali di ecstasy sono livelli di ansia molto elevata, impulsività, aggressività, disturbi del sonno, perdita di appetito, perdita di interesse nel sesso e perdita delle sensazioni di piacere ad esso collegate.

Amfetamina e metamfetamina: l’amfetamina è una sostanza prodotta in laboratorio, stimolante, presente in alcuni farmaci disponibili sul mercato. La metanfetamina, che deriva da quest’ultima, è un potente stimolante che provoca assuefazione e gravi danni al cervello. È comunemente conosciuta come “speed”, “ice”, “crystal”.

Allucinogeni: sono sostanze che provocano illusioni, ossia fanno vedere e sentire cose che non esistono. Tra le droghe di questo tipo troviamo l’LSD, che provoca allucinazioni visive, uditive e sensoriali importanti, che possono essere percepite in maniera positiva o negativa (stati di panico, di perdita dell'autocontrollo, .stati deliranti e confusionali, paura di impazzire). Altri allucinogeni conosciuti sono i cosiddetti “funghetti magici”, molto simili a quelli dell'LSD, ma più deboli.

E’consigliabile affidarsi sempre a persone, enti e associazioni che conoscono il problema e possono garantire psicoterapia non solo individuale, ma anche psicoterapia di gruppo e terapia per tutta la famiglia.

I sistemi di aiuto e accoglienza sono:

  • D.(Servizi pubblici per le Dipendenze): servizio per varie dipendenze (come tossicodipendenza, gioco d'azzardo, tabacco, alcolismo e dipendenze di altro tipo) costituito da medici, psicologi, sociologi, assistenti sociali, educatori, infermieri, operatori tecnici per l’assistenza. Gli interventi sono diversi, riguardando riabilitazione e riduzione del danno, e coinvolgono differenti strutture e varie figure professionali.
  • S.(Centro Italiano di Solidarietà): si occupa di evitare comportamenti a rischio, sostegno e reinserimento familiare, terapie e riabilitazione sociale per persone tossicodipendenti, alcoliste, sieropositive per il virus HIV.
  • Comunità Terapeutiche: permettono alle persone con dipendenza di effettuare programmi individuali della durata di almeno 24 mesi in strutture simili ad alberghi.

I tempi necessari per “disintossicarsi” sono molto lunghi e il percorso richiede un grande impegno per chi lo affronta.

 
 

 

 

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