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La tubercolosi è una malattia infettiva che interessa soprattutto i polmoni ma, in alcuni casi, può diffondere attraverso il sangue coinvolgendo altri organi. È contagiosa e in caso di non adeguato trattamento, può essere fatale.

La malattia è causata dal Mycobacterium tuberculosis. L’infezione si verifica per via aerea respirando le particelle liberate con la tosse o con uno starnuto nell’aria da un individuo contagioso. Una volta respirate, queste particelle sono capaci di raggiungere gli alveoli, ovvero le sedi in cui avviene l’ossigenazione del sangue, e iniziare una fase di crescita. Il sistema immunitario può uccidere questi batteri ed il soggetto giungere a guarigione. Tuttavia, a volte si riesce solo a limitare il Mycobacterium, che può mantenersi dormiente nel polmone per anni, anche per tutta la vita. Solo in presenza di un futuro malfunzionamento o indebolimento del sistema immunitario, il batterio si riattiva e può causare la malattia.

Alcune persone hanno un rischio aumentato di avere una malattia non solo limitata al polmone ma diffusa in diversi organi del corpo (o miliare tubercolare), come persone HIV positive, diabetici, neonati e bambini con meno di 5 anni, fumatori, tossicodipendenti, anziani. Problemi di malnutrizione, riduzione delle difese immunitarie e scarse condizioni igieniche possono essere ulteriori fattori che favoriscono l’infezione.

La tubercolosi può presentarsi inizialmente senza disturbi o con pochi sintomi. La polmonite tubercolare si caratterizza per la presenza di febbre, malessere generale, perdita di peso, sudorazione notturna, tosse persistente e produzione di catarro occasionalmente con sangue. La malattia può anche interessare il cervello (con confusione, sonnolenza, fino alla meningite), i reni, la colonna vertebrale (o malattia di Pott, con distruzione dolorosa delle vertebre), la pelle e i linfonodi.

Ad oggi, l’unico vaccino disponibile per la tubercolosi è il BCG, un vaccino vivo del Micobatterio bovis reso innocuo che ha dimostrato la sua efficacia nel ridurre le forme gravi e diffuse nei bambini, soprattutto nei paesi con tubercolosi molto diffusa. In Italia, la vaccinazione è riservata solo ad alcune persone a rischio.

In presenza di sintomi o contatto con una persona con tubercolosi, si raccomanda di riferirsi al proprio medico curante. Nel caso di malattia in fase attiva, la terapia prevede la somministrazione contemporanea di 3-4 farmaci per almeno 6 mesi con lo scopo di evitare l’insorgenza di resistenze agli antibioticiprevenire le complicanze e arrivare alla guarigione.

È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali:

  1. https://www.salute.gov.it/portale/home.html
  2. www.issalute.it
  3. https://www.epicentro.iss.it/

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