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Si definisce pretermine (o prematuro) il bambino che nasce prima di aver raggiunto le 37 settimane di età gestazionale, calcolate a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione.

La causa spesso non è nota, tuttavia ormai sono conosciuti diversi fattori che favoriscono la nascita anticipata del bambino:

Un parto prematuro si può presentare con i seguenti sintomi:

  • comparsa di contrazioni dell’utero ogni dieci minuti o con frequenza ancora maggiore
  • perdite vaginali insolite (di sangue o altro fluido)
  • pressione pelvica (sensazione che il bambino prema verso il basso)
  • rottura delle acque

I bambini prematuri non hanno avuto il tempo di crescere adeguatamente: gli organi sono ancora immaturi, con una conseguente difficoltà ad affrontare il mondo esterno che diventa più evidente quanto più anticipato è il parto.

La maggior parte dei bambini prematuri non presenta grandi problematiche, che sono invece più frequenti nei bambini di peso molto o estremamente basso. Queste sono rappresentate da:

  • Difficoltà a mantenere un’adeguata temperatura. L'incubatrice è quindi indispensabile per mantenere un microclima con la giusta temperatura e umidità;
  • Difficoltà respiratoria, che è determinata in primo luogo dalla malattia delle Membrane Ialine. Si tratta di una malattia causata da un ritardo di maturazione del polmone, con conseguente difficoltà a respirare dopo il parto che può richiedere l’intubazione e l’utilizzo di una macchina per respirare;
  • Crisi di apnea. Si tratta di un improvviso arresto della respirazione spesso seguito da una riduzione del battito cardiaco. Sono causate da un mancato stimolo del cervello ancora immaturo sui muscoli respiratori;
  • Ipoglicemia (o basso livello di zucchero nel sangue). È legata alla difficoltà alimentari e alla scarsità dei depositi di glucosio;
  • Problematiche a carico del cervello, legate al mancato arrivo di ossigeno o a sanguinamenti al suo interno;
  • Possibile sviluppo di infezioni anche gravi (chiamate sepsi) a causa dell'immaturità delle difese immunitarie;
  • Problemi legati alla nutrizione. Alimentare un neonato altamente pretermine risulta difficile in quanto il latte viene spesso assunto e digerito con difficoltà. Di solito viene somministrato il latte materno o della Banca del Latte Umano Donato, tramite un piccolo tubo inserito nello stomaco dalla bocca. Finché non viene tollerata un’adeguata quantità di latte, si rende spesso necessario fornire una parte della nutrizione direttamente con la flebo;
  • Enterocolite necrotizzante. È la possibile conseguenza più grave a carico dell'intestino, che va incontro a morte delle cellule che lo compongono. Si può manifestare in forma lieve con guarigione spontanea o in forma grave con necessità di un intervento chirurgico e possibile evoluzione verso un quadro di grave fino alla morte;
  • Anemia. Per la nascita anticipata non si è avuto il tempo di formare i depositi di ferro nell’organismo. Non è infrequente la necessità di effettuare trasfusioni di sangue;
  • Retinopatia del pretermine. Si tratta di un danno dell’occhio causato da vari fattori, il più importante dei quali è rappresentato dall'ossigeno sull’occhio immaturo. Nella gran parte dei casi la guarigione avviene spontaneamente, mentre soltanto in rari casi è necessaria una terapia con il laser.

In caso di travaglio anticipato, occorre recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.

Il cortisone, se somministrato almeno 36 ore prima del parto, può aiutare la maturazione dei polmoni del bambino, mentre altri farmaci possono aiutare a fermare il travaglio.

Da un punto di vista dello stile di vita è raccomandato:

Nel caso di un neonato prematuro è necessario seguire tutte le indicazioni date dai pediatri sia subito dopo il parto che nei mesi successivi.

È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali:

  1. https://www.salute.gov.it/portale/home.html
  2. www.issalute.it
  3. https://www.epicentro.iss.it/

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